Vieste si trova sul promontorio del Gargano, nella parte settentrionale della Puglia ed è una delle località turistiche più famose d’Italia. I viaggiatori la conoscono per le sue spiagge e le sue bellezze naturalistiche e artistiche. Chi arriva nella cittadina viene accolto da un borgo antichissimo, disseminato di stretti vicoli e piccole case bianche, con il basilico che decora le finestre. Il borgo è situato a strapiombo sul mare azzurro e il panorama è davvero unico, ma questo è solamente il punto di partenza per visitare il territorio.
Le strutture ricettive del turismo a Vieste: alberghi, residence e villaggi
Se già hai scelto questa splendida località turistica del Gargano per le tue vacanze in Puglia, prima di passare alle meraviglie di Vieste, vogliamo darti alcuni consigli sulla scelta della struttura ricettiva più adatta alle tue esigenze. A Vieste come ogni città turistica puoi trovare hotel, alberghi, appartamenti, case vacanze, camping e villaggi. Mentre hotel, alberghi e case vacanze sono situati nelle immediate vicinanze del mare, i camping e i villaggi sono situati nell’entroterra in un raggio compreso tra due e cinque chilometri dalla costa. Per chi ama la natura queste ultime possono essere davvero le migliori soluzioni. Infatti al mare puoi alternare la frescura della collina e dei villaggi turistici, immersi in pinete e alberi secolari della macchia mediterranea. I villaggi di Vieste che rispecchiano queste caratteristiche sono davvero tanti. Uno di questi è il Villaggio Elisena, che al suo interno offre davvero tantissime soluzioni. Dal residence con mini appartamenti, B&B fino alla soluzione agriturismo. Insomma puoi trovare proprio tutto quello che serve per rendere la tua vacanza piacevole e rilassante. Piscina, animazione per bambini e ristorante con menù agrituristico.
Scopri i più bei luoghi da visitare
Ci sono attrazioni su tutto il territorio circostante, tanto da rendere l’area adatta al turismo in ogni stagione. Prima di spostarsi all’esterno, però, è bene vedere i palazzi e i monumenti che caratterizzano il centro storico della cittadina. Si può cominciare con il Castello Svevo. Costruito su una rupe, da cui si gode di una magnifica vista del mare, nel 1242 da Federico II per difendersi dalle incursioni, come quella subita poco prima dell’edificazione del castello da parte dei Veneziani. Oggi è sede militare e quindi si può visitare solo in alcune occasioni particolari. La Cattedrale di Vieste è un altro gioiello da vedere. Eretta nella seconda metà dell’XI secolo, rappresenta l’architettura romanico-pugliese, ad eccezione del campanile, esempio tipico del tardo barocco. Nei secoli, a causa di saccheggi e del terremoto del 1646, la basilica ha subito alcuni rimaneggiamenti. Spingendosi all’esterno si possono ammirare splendidi paesaggi.
I dintorni di Vieste: il fato le grotte marine e le isole Tremiti
Di fronte alla cittadina spicca il Faro di Vieste, progettato e realizzato nel 1867 sullo scoglio di Santa Eufemia. Molto particolare è la spettacolare lanterna di ottone collocata nella torre e che si accende all’imbrunire. L’abitazione del fanalista è vuota, perché i meccanismi sono automatici e sono gestiti dalla Marina Militare. Lungo la costa di Vieste e del Gargano si possono scorgere le Grotte Marine, capaci di offrire uno spettacolo unico, ma la vera perla della zona sono le Isole Tremiti. I primi ritrovamenti indicano che nell’era preistorica dell’età del bronzo vi erano abitanti greci. Fu sepolto alle Tremiti anche Diomede, re di Argo, dirottato sulle isole per una tempesta. Tra l’impero romano e il fascismo furono usate come luogo di deportazione. I millenni di storia impreziosiscono il territorio, ma la natura certamente domina. Si possono fare gite in barca per vedere la grotta del Bue marino, di quelle delle viole e delle rondinelle. Si può passeggiare sull’isola di San Domino, caratterizzata da un percorso di 5 chilometri che costeggia le insenature ed è immerso nei pini d’Aleppo. Sull’Isola di San Nicola si raggiunge la vetta per visitare la fortezza, una chicca per gli appassionati di storia. Le due isole sono abitate e si visitano in autonomia, mentre Cretaccio e Capraia devono essere raggiunte con appositi acqua-taxi. Pianosa, l’ultima delle cinque isole, non è raggiungibile perché è una riserva marina. Le escursioni si possono fare a piedi oppure aiutati da gommoni e motoscafi che permettono di girare tra le isole e di arrivare nei diversi punti di maggiore attrazione.
I trabucchi e la tradizione dei pescatori
Una delle particolarità del territorio di Vieste sono i trabucchi, antichissimi strumenti di pesca molto diffusi sulle coste comprese tra Vieste e Peschici. Si tratta di macchine da pesca, ovvero di strutture realizzate in legno, con una piattaforma protesa sul mare e ancorata alla roccia con tronchi dei pini di Aleppo. Dalla costruzione si allungano bracci, chiamati antenne, che fungono da sostegno a una grandissima rete con maglie strette denominata trabocchetto. Servono a prendere i pesci sfruttando le correnti marine che li portano verso riva. Sono parte della tradizione per i pescatori. I trabucchi sono stati realizzati dai pescatori della zona nell’antichità, che hanno usato le proprie conoscenze e soprattutto l’esperienza per creare strutture efficaci per riuscire a pescare e a sfamare la popolazione del territorio. L’ulteriore particolarità del sistema adottato riguarda la distanza dal mare, nelle epoche divenuto pericoloso per la presenza dei Saraceni. Non si doveva uscire con le barche per procurarsi il cibo.
La tradizione contadina
Il territorio di Vieste non vive di solo pesce e le tradizioni contadine sono altrettanto antiche. Chi vuole scoprire la cultura locale, deve assolutamente assaggiare l’ottima cucina, frutto della sapiente abilità di chi trasforma le straordinarie materie prime offerte dalle coltivazioni in prelibatezze. Le colture del territorio offrono una grande varietà di prodotti, derivanti dall’entroterra. Interessanti da scoprire sono le tradizioni legate allo sfruttamento della terra. Visitando il Museo delle arti e tradizioni popolari del Gargano a Monte Sant’Angelo, intitolato a Tancredi, si possono vedere gli strumenti utilizzati nei vari secoli per arare e coltivare la terra di Vieste e del Gargano. Ci sono i primi strumenti rudimentali, realizzati dagli stessi contadini sulla base della propria esperienza, con lo scopo di facilitare e velocizzare il lavoro nei campi. Sebbene le attrezzature si siano evolute con il tempo, la tradizione contadina rimane immutata, tanto da contribuire a rendere la cucina pugliese una delle più apprezzate. Proprio per questa ragione stanno sorgendo tantissime strutture agriturustiche.